L’analisi di Renato Di Nubila, Università di Padova
di Renato Di Nubila
Convegno SIOT 2013
Padova, 11/02/2014
In occasione del convegno “Movimento e Cervello” realizzato da SIOT la Società Italiana Outdoor Training lo scorso 24 settembre il professor Renato Di Nubila dell’Università di Padova ha fatto un’interessante riflessione sul nuovo ruolo dei formatori e di chi in generale si occupa di formazione.
La formazione è un esercizio di trasformazione, non solo di comportamenti, ma anche di significati. Per questo i formatori devono cercare di rendere le aule e le proprie azioni formative portatrici di cambiamenti.
I formatori devono diventare architetti di apprendimento e non solamente suggeritori. Citando Novak e Gowin “Per quasi un secolo la formazione in campo educativo è avvenuta sotto il giogo della Psicologia comportamentista che considerava l’Apprendimento come sinonimo di modificazione del comportamento. Invece l’Apprendimento porta a migliorare il significato che si dà all’esperienza”.
Dopo queste prime valutazioni il professore ha posto l’attenzione sull’importanza della riflessione.
E’ necessario che la nostra esperienza sia immersa in una capacità riflessiva molto forte. Tutto ciò che ognuno di noi fa può essere definita esperienza, ma questa non può essere esperienza apprenditiva se manca la forza della comprensione che riconnette, che da senso ad un fare pensante. L’esperienza non è solamente ciò che avviene ma ciò che ognuno di noi fa.
La riflessione va vista come un processo di continua organizzazione della propria esperienza, come uno strumento di ulteriore azione perchè ci mette in condizione di generare altro pensiero.
E’ importante quindi che il formatore curi nella formazione un momento di riflessione e di pausa per poi proporre una nuova riflessione. In questo modo si può rendere conservativo il patrimonio riflessivo delle persone.
Ecco allora che il formatore non è più solamente un maestro ed un affiancatore, ma un vero e proprio generatore di pensiero. E per questo il formatore è colui che più di tutti dovrebbe essere disposto ad imparare.